giovedì 5 giugno 2014

Ma quale donna in carriera?

E' primavera, forse.
Abbiamo comprato una mega tenda famigliare per l'estate, perché ci sembrava figo. Ma non avevo calcolato il fattore-Cody: un uomo come il mio è troppo, TROPPO dipendente dall'organizzazione nei dettagli per lasciarsi andare a qualcosa di spontaneo come il campeggio... e meglio, come il campeggio-a-caso come farei io...

Lista di qua, lista di là, e scrivi una lista a mano, e copiala su Google Documents, e fanne una copia in Excel... che ottima idea che ho avuto a proporre di comprare la tenda.

In tutto ciò, per sdrammatizzare, l'altra sera ho stirato la solita montagna di roba. Il mio dramma principale è che non riesco a non stirare. Nemmeno gli strofinacci della cucina riesco ad usare, non stirati. L'altro dramma è che non ho mai tempo, quindi mi riduco una volta ogni 7-10 giorni a stirare una montagna di cose, letteralmente alta come me.
Per alleviarmi questo compito, mentre stiravo, provavo a: 1. far vedere a Cody come si fa, che se domani mi rompo un braccio qui nessuno sa stirare; 2. spiegargli la magia di Sex and the City. 
Ora, tra le due probabilmente la più facile è la prima, il che è tutto dire.

"Cosa ci troverai mai in questa specie di porno femminile senza nemmeno la parte porno" ha borbottato Cody, spaparanzandosi sul divano e prendendo un libro.

Sono l'unica che ha mai provato a spiegare ad un maschio che S&TC è divertente, arguto, e istruttivo? Ricordo che un tempo, con le compagne di scuola, ci confrontavamo proprio sulle questioni sollevate dalle varie puntate della serie. (Anche se io, lo confesso, tra tutte sono una Charlotte, sognavo il principe azzurro e mi vergogno della mia ombra).

Infine, ho preso una decisione per la mia sanità mentale. Finché lavorerò in questa AziendaFrullatore in cui ho la fortuna di impazzire da ottobre scorso, darò il massimo che posso. Però intanto mi guardo intorno. Sia mai che un'azienda vicino a casa mia cerchi proprio me, magari per uno stipendio pari (o superiore?) al mio attuale, e magari pure per 6-7 ore al giorno, invece che 9-10 come qui.

Ecco. 
Perché per me, la cosa che conta, non è certo la carriera adesso. No, è quel bambino con i ricci, la EUUE moscia, che usa il congiuntivo ma non molla ancora ciuccioepannolino, che sa contare fino a 10 sulle dita della mani e che quando mi abbraccia dice "Ti amo, mamma. Ti amo."

Nessun commento:

Posta un commento