mercoledì 16 luglio 2014

Diamo un nome alle cose

La recente "nascita" di un nuovo blog di un'amica mi ha fatto pensare.
Incredibile, eh?

E allora eccomi qui: cito nel titolo una rubrica che le Iene trasmettevano tempo fa (sono anni che non le guardo più, magari la fanno ancora), in cui intervistavano personaggi a seguito di loro dichiarazioni dubbie, e mettevano le cose in chiaro.
Ad esempio, intervistavano un leghista che si dichiarava non-razzista, riportandogli alcune sue dichiarazioni chiaramente razziste, e facendogli riconoscere che erano, in effetti, razziste.

Ecco.
Quindi, vorrei anche io qui dare un nome alle cose.

Non mi chiamo Cinzia, ma Chiara.
Cody lo chiamo così sul blog perché ama il videogioco "Call Of DutY"... che scema che sono eh? Ma ovviamente non si chiama Cody, si chiama molto peggio.
Il mio Nano si chiama Gabriele, ma questo penso sia già venuto fuori in qualche post.

Abito davvero a Milano Milano.

L'azienda dove lavoro ovviamente non dirò qual è, ma chi mi conosce lo sa.

Sorella, Ursula, Cognato, Cognata... esistono tutti davvero. E in fondo Ursula non è strega, o anzi, lo è solo un po'.

Dopo questo outing, vi spiego anche perché l'ho fatto.
Perché dopo l'ultimo post della mia amica sulla moltiplicazione delle ore del giorno, sento il bisogno di fare un post equivalente. Ma dato che l'apertura di questo suo blog, in cui cita il mio, potrebbe farmi leggere ad altre persone che magari mi conoscono, mi sembrava giusto dire effettivamente, chi sono. Cioè, che sono io.

Ecco.

Quindi, a breve (lavoronanofamigliavacanzebronchitistanchezza permettendo), il mio post su come io NON moltiplico, mai, nemmeno per sbaglio, le ore del giorno.

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