Iniziamo col presentare al mondo un nostro piccolo nemicoamico: il
laringospasmo.
Molti bambini sotto i 6 anni ne soffrono.
Medicalmente, consiste
in un’infiammazione della laringe a seguito di una qualche sollecitazione. La
laringe si gonfia, il bambino non respira, il sangue non si ossigena.
Praticamente, consiste nel fatto che vieni svegliata nel cuore della notte da
tuo figlio che respira come un asmatico.
La prima volta pensi che sia solo
catarro, e aspetti ben TRE ORE prima di correre al pronto soccorso. La seconda
volta, una settimana dopo, scatti in piedi al primo gemito del tuo cucciolo, e
quando scopri che gli stanno attaccando la farfallina al braccio, e siete in rianimazione, invece che al pronto
soccorso pediatrico, quasi svieni. La terza volta capita che il bambino è coi
nonni, e tu precisa e con voce tranquilla (con voce tranquilla ma il cuore a
mille, giuro), dai al telefono istruzioni di come procedere con aerosol e
cortisone prima di andare in ospedale.
Poi ricapita, per due notti di fila. Ma ormai tu e Cody
sapete gestire la situazione. Con sangue freddo. E non senza paura, certo,
perché il vostro ometto piange e non respira bene e “aeeosol nolovoio” e sposta
il cucchiaino con le gocce che gli dai.
Finalmente ti si addormenta, in braccio, seduto. E tu stai facendo
la sauna e non chiudi occhio per paura di farlo cadere; perché l’aria
condizionata secca troppo l’ambiente e potrebbe peggiorare la situazione. Cody
addirittura suggerisce di attaccare l’umidificatore. Alle 4 di notte tra
venerdì e sabato, a fine luglio, con 32 gradi di notte??? A te viene un po’ da
piangere.
Ma poi la mattina è tutto passato, resta solo un po’ di voce
roca con cui vieni svegliata: “mammapapààà! Cosa fate? (colpo di tosse) Mammapapàààà!
(colpo di tosse).
Ecco, una notte così e io sono cadaverica per tutto il
weekend. Non ho proprio il fisico, l’ho sempre detto. Però poi lo guardo, quel
teppista. A volte quando sta male diventa quasi coccolone, lui che non ti dà un bacio nemmeno se piangi (per finta). Lo
guardavo giocare, e pensavo a quei genitori che passano TUTTE LE NOTTI in
bianco, magari perché i loro bambini hanno malattie gravi. Oppure perché ne
hanno perso uno, di figlio, e vivono nel terrore che qualcosa porti via da loro
anche quelli rimasti. Oppure quelli che hanno i bambini in ospedale, o a casa
ma ammalati.
Insomma, penso che siamo fortunati, perché al momento la
nostra preoccupazione peggiore è il laringospasmo.
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