mercoledì 9 ottobre 2013

Dove mai avrei pensato che succedesse

Nel box di Cody. 
Tra una poltrona vecchia e gli scatoloni con il tavolo da campeggio e il barbecue. In un secchio.

Così ho fatto il mio test di gravidanza.

Questo post potrebbe chiudersi qui, e farebbe già abbastanza ridere.

Era il 19 dicembre, domenica pomeriggio, i miei erano in casa (mia mamma aveva la febbre) e i suoi pure. Dove altro potevamo andare? Quindi. Ho fatto pipì in un secchio, sopra al test, con addosso la giacca, e poi mi sono seduta sulla poltrona ad aspettare. Cody cronometrava i due minuti di attesa. Poi, io non ho voluto guardare. Ho fatto andare lui. E dalla sua faccia, ho capito.

Mi sono alzata e visto quelle due linee fucsia, non rosa. Rosissime. E ho iniziato a indietreggiare come in un film, sussurrando “no… no… no…”. Ecco, un secondo ed ero incinta. Ma porc**%£$&(*!

E poi sono state lacrime, tante lacrime. Ore di lacrime. Seduti in macchina, con Cody, a piangere come due deficienti. Farfugliavo cose a caso, gli ho perfino detto che se lui voleva tirarsene fuori, l’avrei capito. Lui mi ha guardato e mi ha chiesto serio se ero cretina. Premetto che noi da qualche settimana guardavamo, ancora distrattamente, gli annunci delle case in vendita.

La cosa che ho voluto fare dopo è stata andare dai miei. (Lasciamo perdere cosa penso adesso di quella decisione) 
Ho citofonato, e quando mia mamma ha aperto la porta, vedendo la mia faccia da film drammatico ha pensato nell’ordine: Si è lasciata con Cody (poi ha visto entrare Cody dietro di me, distrutto anche lui) – Hanno ucciso qualcuno con la macchina o mi hanno distrutto la macchina (poi ha pensato che in quel caso saremmo stati dai Carabinieri – Cos’hanno combinato???
Mi ha chiesto “Cosa c’è? Sei incinta?”, e io credo di aver annuito.

Reazione di Mamma: darmi una botta sulla spalla dicendo “Eeeeh, che spavento che mi hai fatto prendere!” Mia madre è mitica.

Mia sorella, uscita da camera sua nostra, saltava di gioia all’idea di diventare zia. 
I miei mi hanno chiesto se avevo intenzione di non tenere il bambino, ma non ci pensavo nemmeno. Abbiamo passato un’oretta da loro, ho fatto un altro test di gravidanza, mi sono leggermente calmata, e poi siamo andati dai suoceri. 
I quali sono stati subito felicissimi e ci hanno abbracciati. Abbiamo telefonato subito su skype a Cognato e Cognata, con tanto di spumante da stappare in videochiamata, e abbiamo scoperto che loro avevano espresso come desiderio natalizio che noi facessimo un figlio. Ma che cavolo di desiderio è????

Quella sera abbiamo cenato con entrambe le famiglie a casa dei miei. Mia mamma aveva ancora la febbre, poverina. E ha conosciuto i consuoceri. E anche qui ci starebbe un poverina. Io e Cody stavamo a testa bassa, tenendoci la mano e guardandoci, con gli occhi ancora lucidi di pianto.

Quella sera ho pianto, e ho pianto ancora tanto, ma solo di nascosto. Perché dopo quella sera, mia madre mi aveva presa da parte dicendomi “Tu a questo bambino devi volere bene da subito, hai capito? Se lo tieni, lo devi amare. È una cosa bella, devi volergli bene e dirglielo, che gli vuoi bene”. Aveva ragione. Ma a me veniva comunque da piangere e lo facevo di nascosto.

Durante le feste di Natale l’abbiamo detto a quasi tutti  i parenti che abbiamo visto, e poi a gennaio ho iniziato a dirlo alle amiche.

Nel prossimo post, le reazioni alla mia inaspettatissima gravidanza. 

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