venerdì 18 ottobre 2013

Un secondo dopo l'altro...

Tornare al lavoro dopo le feste natalizie, incinta, senza poterlo dire, sembrava una cosa facile.
Fisicamente non si vedeva ancora nulla, anzi, prima di rimanere incinta avevo con fatica perso 5 kg… che ora avrei rimesso sigh sob. Però, per il momento, ero in forma.

Non avevo calcolato che a gennaio, nelle aziende, si fa l’archivio. Che significava portare 5-6 faldoni per volta in magazzino. 
Cosa che io non potevo fare. Il fagiolo non si era ancora impiantato bene, non potevo fare sforzi. 
Ho finto mal di schiena per una settimana per aiutare la mia povera collega il meno possibile. 
Poi l’ho detto anche in ufficio. Tanti erano contenti, il mio capo scettico, la mia collega moriva dal ridere. Cioè, tu, in sostituzione maternità, rimani incinta a tua volta? Dobbiamo bruciare la sedia su cui lavori!  Dopo il terzo mese l’ho detto a tutti, e sulla mia sedia è stato attaccato il cartello “trono della fertilità. Non sedersi”.

Ho lavorato fino alla fine del settimo mese. Non mi avevano detto quanto sonno si ha in gravidanza, mamma mia. Poi a giugno sono stata a casa, faceva troppo caldo e avevo una panza enorme.
E ormai ero molto, molto molto incinta.
Continua.

Nessun commento:

Posta un commento